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Immagine del redattoreMichele Puccio

Cos'è l'Infinity Value

Questo venerdì si è conclusa la prima esperienza per il mio team di un kick off integralmente digitale. Oggi non vorrei però concentrarmi sull'esperienza digitale in se, magari faremo un approfondimento in un prossimo post, ma vorrei parlarvi di un nuovo concetto introdotto al team.

Mi riferisco al concetto di valore infinito. Prima di arrivare a spiegare meglio quest'idea, dobbiamo fare un passo indietro e raccontare l'evoluzione del mercato e non intendo solo del mercato IT, credo che qualcosa di simile si riscontrabile da manager e imprenditori di tantissimi settori.

All'inizio dell'industrializzazione i progressi tecnologici erano molto lenti e chi voleva proporre qualcosa di nuovo sul mercato lo faceva focalizzandosi principalmente sull'innovazione di prodotto. Negli ultimi anni, invece, si è assistito ad un'accelerazione e aggiungerei, diffusione tecnologica pazzesca che ha portato ad un'assuefazione tecnologica. In questo stadio i prezzi dei prodotti sul mercato e le marginalità per le aziende hanno subito una discesa inarrestabile.

Le aziende allora, nel tentativo di differenziarsi, cos'hanno tentato di fare? Hanno cercato di aggiungere del valore aggiunto attorno al prodotto, valore che si esprime principalmente con un network di servizi pre e post vendita. Questo valore aggiunto ha dato e continua a dare respiro a molte aziende, ma siamo già negli anni in cui comincia anche un'assuefazione al valore aggiunto. Il consumatore di oggi e mi riferisco anche al consumatore del BtB è in grado di discernere tra un'azienda e l'altra? E soprattutto, ci sono reali ed effettive differenze?

Ed eccoci ad un nuovo bivio. Da un lato un mercato democratizzato che spinge i prezzi e margini sempre più verso il basso e dall'altro un mercato di consumatori sempre più esigenti. Come rispondere ai quesiti di differenziazione e di sopravvivenza?

Alcune aziende rispondo spingendo nelle aziende la digital transformation, che dovrebbe aiutare a far di più con meno risorse. Vero, è assolutamente un passaggio fondamentale per rispondere alle nuove sfide, ma attenzione a non confondere la digital trasformation con la disumanizzazione. Quante aziende hanno barattato la qualità del supporto per una chat? Troppe, però di esempi virtuosi sul mercato ce ne sono, pochi, ma esistono.

Altre aziende si stanno invece focalizzando sulla formazione dei loro team, migliorando e rafforzando hard e soft skill. Ma in un mercato con cambiamenti ogni tre mesi, questo basta? E' sicuramente strategico, ma potrebbe non essere abbastanza.

Quando ci si trova continuamente in situazioni sconosciute quelle a brillare non sono le abilità, ma gli attributi e le energie che stanno dietro alle intenzioni degli operatori.

Per questo diventa necessario diffondere una cultura di valore infinito che può essere generata soltanto una certa condivisione di valori, di pensiero e di convinzioni.

Non basta più chiedersi quale valore sta erogando il mio prodotto o servizio, quale esperienza di acquisto sto condividendo col cliente, siamo nell'era della condivisione delle intenzioni, siamo nell'era in cui compratori e fornitori si sceglieranno per le intenzioni e l'impatto che vogliono realizzare insieme, è solo così che non ci sarà pressione sui prezzi che non si possa affrontare e non ci saranno limiti al valore che potremo erogare.








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