Ieri sera puntata adrenalinica di MasterChef Italia! Osservando i concorrenti mi sono reso conto che ci sono ancora troppe persone che credono che il successo sia il frutto di qualche strana alchimia, un po’ di intuizione mescolata ad un pizzico di madre natura e per concludere una spruzzata della dea bendata.
Vi dico questo perché molte delle prove eliminatorie consistono in delle verifiche di cultura culinaria, per esempio riconoscere delle verdure, della pasta ecc. ecc.
Non ci vogliono grandi capacità investigative per capire che alcuni concorrenti non hanno mai avuto un approccio alla cucina di tipo didattico se non riescono a riconoscere alcuni tipi di pasta abbastanza popolari.
Il recente vincitore di MasterChef USA e l’ultima vincitrice di MasterChef Italia raccontano nelle loro interviste che studiavano tantissimo tra una puntata e l’altra, conoscevano tutti i libri scritti degli chef della trasmissione ed ovviamente studiavano anche a tavolino le varie tecniche di cucina.
Inoltre le prove sono fatte molto bene, prima di essere eliminato devi aver fallito 4 volte, vuol dire che nessuno potrà mai dire di essere stato sfortunato.
In un’era dove la maggior parte delle persone trascorre 8 ore al giorno seduti davanti ad una scrivania e ad un pc, sono sicuro che il cucinare è un ottimo diversivo che ti fa riscoprire la manualità perduta, ma tra uno Chef ed un MasterChef c’è in mezzo il sudore e le lacrime sui libri.
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