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Il tuo avversario è uno specchio

Si è conclusa da poche ore la finale di Wimbledon in cui Djokovic ha battuto Kyrgios. Dal punto di vista tennistico non sarà stata la finale più avvincente di questo torneo, ma per chi ha saputo andare oltre, è stata una delle finali più umane che il tennis abbia mai conosciuto.

Cominciamo col raccontare l'episodio del team di Kyrgios. Lui non aveva un allenatore al suo angolo, cosa più unica che rara nel mondo del tennis. Ti vien subito da pensare che visto che non sente il bisogno di un allenatore, farà tutto da se. E invece no, è stato uno dei giocatori che ha più dialogato col suo angolo in una partita. C'è stato un episodio in particolare in cui nel terzo set, sul 3 pari, avanti di 40 a zero si lamentava col suo staff perché appena lo vedevano vincere si rilassavano ed evidentemente sentiva proprio il bisogno che il team, fuori dal campo, lo aiutasse a mantenere la pressione sempre alta. Alla faccia del fatto che non sentiva bisogno di un coach...


Lezione nr. 1: Anche quando le tue persone ti dicono che non hanno bisogno del tuo supporto, in realtà ne hanno. E tu, stai aiutando il tuo team a tenere alto il livello di tensione e tono emotivo?


Nel tempio della tradizione del tennis, dove a guardare le riverenze, sembra che il mondo si sia fermato, Kyrgios incarna la Diversity. In passato lo era Agassi, oggi è lui ad essere quella minoranza, assolutamente fuori dagli schemi. La sua gestione emotiva, la sua gestione degli allenamenti, direi, qualsiasi sua gestione è assolutamente differente dalla massa dei tennisti, ma lui è comunque un vincente. Quando vedi questo personaggio imprecare, prendersela con l'arbitro, parlare da solo, il primo istinto è sempre quello di pensare la solita frase "Ma questo chi si crede di essere?". Ci è stato insegnato però ad avere una mente creativa e non reattiva e quindi è doveroso andare oltre. Se leggi un po' di retroscena di questo personaggio scopri come sia stato vittima di una forte depressione che l'ha portato ad avere anche pensieri suicidi e come se non bastasse ha avuto atteggiamenti di autolesionismo. Se queste tre ultime righe fossero state l'inizio di un libro, avreste mai detto che era la storia di un finalista di Wimbledon? Wow! Che storia di riscatto assolutamente straordinaria!!!


Lezione nr. 2: Anche la persona più problematica del tuo team potrebbe essere il campione che cercavi. E tu, hai mai provato a guardare con gli occhi della Diversity i membri del tuo team?


Passiamo al vincitore. Dopo essere salito sugli spalti per abbracciare la sua famiglia e il tuo team, si è riseduto sulla sua panchina e si è coperto il volto perché non riusciva a trattenere le lacrime. Per lui è stato un anno davvero difficile. A New York ha perso l'appuntamento col Grande Slam. In Australia ci sono state le tensioni per la vaccinazione, potrai anche non condividere le sue idee, ma siamo pur sempre in un mondo libero e lui ha fatto una scelta difficile, pur sapendo il prezzo da pagare. Ha perso in finale al Roland Garos e sa già che quasi certamente non potrà andare a New York sempre per il problema del vaccino e ovviamente per lui saltare tornei vuol dire perdere soldi e classifica. Quindi, questa finale aveva la carica emotiva di un Grande Slam e questa tensione si vedeva tutta nei suoi colpi che erano decisamente sotto tono, ma lui, ce l'ha fatta ancora!


Lezione nr. 3: Mai svendere i tuoi valori, quale che sia il prezzo da pagare, non sarà mai superiore al prezzo della tua anima. Tu e il tuo team, state mettendo da parte qualcosa in cui credete, pur di perseguire i vostri obiettivi?


Andiamo alla fine di questo intenso pomeriggio. Il momento della premiazione e precisamente al momento dei ringraziamenti in cui Djokovic parla di Kyrgios. Per chi non lo sapesse, i due non si sopportavano. Poi Kyrgios, in occasione delle polemiche australiane di Djokovic, è stato tra i pochi a spendere delle parole di supporto per l'avversario. I due che sembravano totalmente incompatibili, che erano l'opposto uno dell'altro, uno tutto genio e sregolatezza e l'altro l'incarnazione dell'ordine e della disciplina, adesso sono diventati amici.


Lezione nr. 4: In ogni persona c'è sempre molto di più di quello che appare. Qual è il 50% dell'altro che al momento non stai considerando?


Ecco, anche per oggi è tutto. Il tennis è uno sport bellissimo perché come dice al pubblicità della Rolex, dall'altro lato del campo non c'è un avversario, ma uno specchio in una sfida perpetua per superarsi.

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