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Immagine del redattoreMichele Puccio

Lo stato di flow applicato in azienda


Tu hai mai sentito parlare di stato di flow o flusso? Fino ad un paio di settimane fa, ne avevo sentito parlare, ma associavo l’argomento a qualcosa di un po’ più spirituale, oppure ad una stato psichico ed emotivo in cui si è in perfetta armonia interna e con tutto quello che ci circonda. In linea di massima quando sei in quello stato stai facendo qualcosa che ti appassiona, non sei distratto e sei concentrato sul processo. Per completare la descrizione dal punto di vista storico, è un concetto che nasce con Mihaly Csikszentmihalyi, come parte della filosofia della psicologia positiva.

Non avevo però mai pensato allo stato di flusso come ad uno strumento manageriale molto pratico, finché non ho visto questa rappresentazione grafica.



Capiamo prima quali sono le due variabili che influenzano lo stato di flusso. Sono la capacità della persona a fare qualcosa e il suo livello di difficoltà.

Rappresentando su due assi cartesiani le due variabili, possiamo realizzare un grafico dove ci è chiaro comprendere come le diverse combinazioni di Capacità e Sfida, generano stati differenti che sono rispettivamente:

  • Apatia

  • Preoccupazione

  • Noia

  • Ansia

  • Relax

  • Eccitazione

  • Controllo

  • Flusso


Ripensa un attimo ai tuoi collaboratori, ce n’è qualcuno che vedi troppo annoiato ultimamente? O forse nel tuo team c’è qualcuno che va spesso in uno stato d’ansia? Sono convinto che con questa rappresentazione ti sarà molto più chiaro come dargli supporto, forse i suoi obiettivi non sono abbastanza sfidanti? O magari c’è da lavorare sulle sue abilità?

Ma passiamo alla pratica e vediamo come possiamo utilizzare questo grafico in un contesto lavorativo. Poniamoci queste 3 domande:


  • Prova a mappare prima i tuoi collaboratori, in quale fettina della torta li collocheresti?

  • Secondo te, cos’ha determinato il fatto che si trovino in quella posizione?

  • Cosa puoi fare per portarli in uno stato di flow?


Per evitare che tutto ciò rimanga solo teoria, metti per iscritto le iniziative, aggiungile alla tua lista delle cose da fare, che sia su carta o digitale e non scordarti di aggiungere una scadenza, vedrai che le probabilità di chiudere il cerchio aumenteranno enormemente!

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