Oramai è un dato di fatto; sempre più medici applicano la medicina difensiva. Per chi non lo sapesse per medicina difensiva si intende che un medico pone in atto pratiche mediche ed esterna diagnosi solo per evitare contenziosi legali che sono sempre più frequenti. Adesso mi vorrei soffermare solo sull’aspetto della comunicazione medico/paziente. In PNL si evidenzia l’importanza della combinazione anche delle singole vocali per focalizzare l’attenzione di una persona su un concetto rispetto un altro. Se un medico, giusto per tutelarsi da possibili recriminazioni presenta il quadro clinico del paziente nel peggiore dei modi, perché così al più, potrà sempre dire di averglielo detto, mi domando, questo medico si domanda quali possono essere le implicazioni psicofisiche sul paziente? La nostra mente controlla il nostro corpo e anche la scienza ha oramai riconosciuto l’importanza del corretto approccio psicologico per favorire la guarigione. E’ inevitabile chiedersi se una diagnosi medica presentata con un’eccezione negativa non crei poi un effetto domino nel paziente che ne peggiora lo stato di salute.
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