top of page
Immagine del redattoreMichele Puccio

New way to coach

Il bello del coaching è che ogni sessione è differente. E' impossibile che qualche coach possa dire di aver affrontato due sessioni assolutamente identiche. Questo per via dell'unicità di ogni coachee e anche perché il coach cambia se stesso ogni giorno. Ogni nuova esperienza che facciamo, ogni libro in più letto, un nuovo corso, ma anche ogni singola sessione di meditazione, sono tutte cose che aiutano la nostra consapevolezza e questa maggiore consapevolezza sarà messa a servizio del coachee.

Credo che sia proprio questa non prevedibilità e infinita attività di ricerca che rende questo un mestiere bellissimo e affascinante.

I coachee solitamente chiedono aiuto perché sono confusi riguardo i loro obiettivi. Non gli è chiara la direzione da prendere e il ruolo del coach, come rievoca il significato stesso della parola, è quello di condurre il coachee verso la sua destinazione.

In questo processo, uno degli elementi fondamentali di successo credo sia proprio la presenza del coach e più questa presenza è costante e più è efficace proprio perché il cambiamento passa quasi sempre attraverso il cambiamento di qualche abitudine.

Se vediamo i grandi campioni dello sport, vivono praticamente in simbiosi con il loro coach. Ma allora noi gente normale, come dovremmo fare? E' ovvio, non tutti possono permettersi un coach dedicato, quando va bene le relazioni di coaching sono settimanali, ma i casi sono abbastanza rari e per molti le sessioni hanno cadenza appena mensile.

Allora, visto che la tecnologia è stato il cuore di tutta la mia carriera, ho deciso di chiedere supporto a lei per perfezionare il mio modo di fare coaching o mentorship.

Cos'è quella cosa che è sempre con noi, che non ci molla mai e che interagisce con noi quasi fosse un essere umano? La risposta è... il telefonino! Allora ho deciso di integrare le sessioni classiche dal vivo o via piattaforma di video comunicazione con un'app che mi permette di restare in contatto col coachee o mentee anche fuori dalle sessioni di coaching.

Il plus principale è quello di poter assegnare delle schede personalizzate e dei remainder che verranno visualizzati proprio su quell'apparecchio che teniamo sempre in mano.

Vediamo meglio con qualche immagine di cosa stiamo parlando.

Ecco un esempio di alcune schede assegnate. La scheda potrebbe contenere un video da guardare, un test da fare, un remainder, un testo da leggere.

Ma la cosa più pratica è la possibilità di assegnare dei to do ricorrenti. Il coachee avrà la possibilità di tener traccia dei progressi sulle nuove abitudini, mentre per coach il plus è di poter monitorare il tutto da remoto costantemente senza dover attendere la prossima sessione e se lo reputa opportuno potrà fornire supporto in anticipo.

Buon coaching a tutti!










2 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page