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PALERMO, MANUALE DI SOPRAVVIVENZA


Sono da poco tornato per un paio di giorni a Palermo e come al solito sono andato nella libreria/edicola che bazzicavo da piccolo e riflettevo sul fatto che c’è una produzione di libri che raccontano la sicilianità ed in particola modo l’essere palermitano da far paura. Non ho mai visto in giro per l’Italia librerie così fornite di libri che cercano di raccontarti un popolo come in Sicilia… evidentemente siamo davvero un caso unico o disperato. Dico questo perché sin dalle prime righe non sai se ridere o piangere. La morale del libro è sempre la stessa, Palermo è bella, peccato per i palermitani… Visto che su questo Blog si parla di visioni, obiettivi, azione, mi domando, avrò mai la fortuna di vedere qualcosa del genere applicato alla mia terra? Un politico che abbia il coraggio di condividere con l’elettorato un progetto di lungo periodo e di “attuare” qualcosa? Già, perché se chiedi al palermitano medio, magari anche a quello colto: “Ma tu, sai verso che direzione stiamo andando? Quale sarà il prossimo step di miglioramento?”. In PNL si consiglia di pensare alle nostre azioni simulandone l’evoluzione tra 1 giorno, 1 mese, 1 anno, 10 anni ecc. ecc… Qua invece, sembra che l’evoluzione sia solo il passaggio dall’uomo di Neanderthal a all’homo Panormitanus, giusto per citare il termine usato in un altro famosissimo libro che racconta la città. Eh già…peccato che in Sicilia l’unica strategia sia quella del “Come mi tengo la mia poltrona” (Regione Sicilia docet).

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