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SE VUOI RAGGIUNGERE IL TUO TARGET — RIFAI IL LETTO! — STRETCHING FOR SELLERS #7

Un cambiamento nel mondo può avere inizio da ogni parte e a partire da chiunque e cominciamo proprio da una persona… te!

Guardati allo specchio, cosa vedi? E’ il mondo che sta definendo te o sei tu a definire il mondo?

Questa settimana ascolteremo i consigli dell’Ammiraglio dei NAVY Seals William McRaven, che era anche il responsabile della missione per la cattura di Osama bin Laden nel 2011.

In questo discorso l’ammiraglio lascia 10 lezioni per cambiare il mondo ai neolaureati dell’Università del Texas.


Raggiungere un target di vendita non è diverso dal cambiare il mondo, buona visione!

Take away di oggi:

  1. Sto capendo che ho la possibilità di cambiare sempre lo stato delle cose?

  2. Qual è il tuo letto, la tua pagaia, il cuore, la cotoletta, il circolo, l’ostacolo, lo squalo, il momento buio, e dov’è la tua campana?

  3. Cos’è che comincerai a fare immediatamente per fare la tua parte nel cambiare il mondo della vendita?

TRADUZIONE SINTETICA DEL DISCORSO

“Lo slogan della University è:

“Quello che inizia da qui cambia il mondo”.

Devo ammetterlo, un pò mi piace.

“Quello che inizia da qui cambia il mondo”.

Stasera ci sono quasi 8.000 studenti diplomati UT.

Se ognuno di voi ha cambiato la vita di appena dieci persone e ognuna di quelle persone ha cambiato la vita di un’altra decina di persone tra sole cinque generazioni – 125 anni – la classe del 2014 avrà cambiato la vita di 800 milioni di persone.

800 milioni di persone, sono oltre il doppio della popolazione degli Stati Uniti. Se andiamo oltre ancora di una generazione, si può cambiare l’intera popolazione del mondo di 8 miliardi di persone.

Se pensate che sia difficile cambiare la vita di dieci persone, cambiare le loro vite per sempre, vi sbagliate.

L’ho visto accadere ogni giorno in Iraq e in Afghanistan…

Un giovane ufficiale dell’esercito prende la decisione di andare a sinistra invece che a destra lungo una strada a Baghdad e dieci soldati della sua squadra sono stati salvati da un agguato lì vicino.

Nella provincia di Kandahar, in Afghanistan, un sottufficiale della Female Engagement Team percepisce qualcosa che non va e dirige il plotone di fanteria a distanza da un chilo di IED 500, salvando la vita di una dozzina di soldati.

Ma, se ci pensate, non solo questi soldati sono stati salvati dalle decisioni di una sola persona, ma anche i loro figli non ancora nati, sono stati salvati. E i figli dei loro figli sono stati salvati.

Intere generazioni sono state salvate da un processo decisionale di una singola persona.

Ma cambiare il mondo, può accadere ovunque e chiunque può farlo.

Quindi, ciò che inizia qui può davvero cambiare il mondo, ma la domanda è: che cosa sarà il mondo dopo averlo cambiato…?

Beh, io sono sicuro che sarà molto, molto meglio, ma se si vuole un pò d’umorismo da questo vecchio marinaio solo per un attimo, ho alcuni suggerimenti che possono aiutarvi nel vostro cammino verso un mondo migliore.

E anche se queste lezioni sono state apprese durante il mio tempo in campo militare, posso assicurarvi che non ha importanza se avrete mai servito un giorno in uniforme.

Non importa il sesso, il background etnico o religioso, l’orientamento, o il vostro status sociale.

Le nostre lotte in questo mondo sono simili e le lezioni per superare queste lotte e per spostare in avanti il cambiare noi stessi e il mondo intorno a noi si applicano a tutti.

Sono stato un ufficiale della Marina per 36 anni. Ma tutto è cominciato quando ho lasciato l’UT per la formazione SEAL a Coronado, in California.

La formazione di base SEAL è costituita da sei mesi di lunghe piste tortuose nella sabbia morbida, nuotate a mezzanotte in acqua fredda al largo di San Diego, ostacoli, corsi di ginnastica, interminabili giorni senza dormire e lo stare sempre al freddo e nell’umido.

Si tratta di trascorrere sei mesi nell’essere costantemente molestata da guerrieri professionalmente preparati che cercano di trovare i deboli di mente e corpo e di eliminarli dal mai diventare un Navy SEAL.

Ma, la formazione mira anche ad individuare quegli studenti che possono affrontare un contesto di costante stress, caos, fallimento e disagi.

Per me la formazione di base SEAL è stata un momento della mia vita pieno di sfide concentrate in soli sei mesi.

Così, qui sono le dieci lezioni che ho imparato dalla formazione di base SEAL che si spera arricchiranno il vostro valore come ci si sposta in avanti nella vita.

Ogni mattina i miei istruttori, che erano tutti veterani del Vietnam, arrivavano nei dormitori e la prima cosa che ispezionavano erano i nostri letti.

Dovevano essere rifatti alla perfezione.

Era un compito semplice, un po’ ridicolo se pensate al fatto che ci stavamo allenando per diventare veri guerrieri

Ma l’importanza di questo compito mi si è rivelata diverse volte:

Se fai il tuo letto ogni mattina, avrai raggiunto il primo obiettivo della giornata. Ti darà un po’ di incoraggiamento, e ti porterà ad avere coraggio di raggiungerne un altro, e un altro.

Alla fine della giornata, quel primo obiettivo completato si sarà trasformato in molti altri obiettivi completati.

Se non puoi fare le piccole cose in modo giusto, non riuscirai mai a fare le grandi cose nel modo giusto.

E, se per caso la giornata fosse andata malissimo, almeno tornando a casa troverai il letto fatto, da te, e ti darà l’incoraggiamento che domani andrà meglio

1) SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, INIZIA A FARTI IL LETTO.

Durante gli allenamenti, noi studenti eravamo divisi in gruppi da 7, ciascun gruppo su un piccolo gommone a remi.

Ogni giorno dovevamo superare il punto in cui si rompevano le onde e poi remare per diverse miglia lungo la costa.

Per superare le grandi onde, ogni remata doveva essere sincronizzata, ognuno doveva metterci lo stesso impegno, altrimenti ci saremmo ribaltati contro l’onda.

Non puoi cambiare il mondo da solo, avrai bisogno di aiuto

2) SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, TROVA QUALCUNO CHE TI AIUTI A REMARE

Uno dei gruppi era sempre quello che andava meglio; era costituito da un gruppo di 7 piccoli ragazzi, nessuno superava i 165cm.

I ragazzi grandi e grossi degli altri gruppi scherzavano sempre guardando le minuscole pinne che si mettevano i 7 piccolini.

Eppure, quel gruppo di 7, remava più veloce di chiunque altro, e finiva il percorso molto prima di tutti noi.

L’allenamento Seal era imparziale: non contava nient’altro, se non il tuo desiderio di riuscire. Non il colore della pelle, la tua cultura, la tua educazione o stato sociale

3) SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, MISURA UNA PERSONA DALLA TAGLIA DEL SUO CUORE, NON DALLA TAGLIA DELLE SUE PINNE

Molte volte a settimana, gli istruttori facevano il controllo uniformi.

Dovevano essere perfette.

Ma comunque, non importa quanto ti ci impegnassi a rendere la tua uniforme all’altezza dell’ispezione, gli istruttori trovavano sempre qualcosa che non andava.

Come punizione per aver fallito l’ispezione, lo studente doveva correre completamente vestito in acqua, raggiungere il punto di rottura delle onde, uscire dall’acqua e rotolarsi sulla spiaggia, fino a che non fosse tutto coperto di sabbia, effetto biscotto (cotoletta da noi). E sarebbe poi rimasto tutto il giorno, bagnato e insabbiato.

C’erano alcuni studenti che non riuscivano ad accettare il fatto che nonostante i loro impegni, non ce la facevano mai.

Quelli studenti non hanno capito il senso dell’ispezione: nessuno la avrebbe mai passata, nessuno avrebbe mai avuto una perfetta uniforme.

Alle volte non importa quanto ti prepari o quanto bene concludi la tua performance, finisci sempre per essere come una cotoletta.

E’ semplicemente la vita, alle volte.

4) SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, VAI OLTRE L’ESSERE UNA COTOLETTA E CONTINUA AD ANDARE AVANTI

Ogni giorno durante gli allenamenti eravamo testati e misurati.

Se non raggiungevi gli standar prefissati, il tuo nome veniva messo su una lista.

Alla fine della giornata, quellico”.

Una cosa interessante succedeva a quelli che costantemente ci finivano ogni giorno: con il tempo, quelli studenti che facevano ogni giorno due ore in più, diventavano più forti.

Il dolore e la fatica del “circo” aveva costruito in loro forza e resiglienza.

La vita è piena di “circhi”.

che erano sulla lista erano invitati al “circo”.

Il “circo” consisteva in due ore in più di calisthenics, ideato per buttarti giù, ammazzarti lo spirito, e costringerti a mollare.

Nessuno voleva finire nel “cir

Fallirai, e anche spesso. Sarà doloroso, faticoso, scoraggiante. Alle volte sarai testato fino all’osso.

5) MA SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, NON AVERE PAURA DEL “CIRCO”

Almeno due volte a settimana, dovevamo eseguire un percorso di 25 ostacoli.

Il più difficile era lo “scivolo per la vita”. C’era da un lato una torre alta 30 metri, dall’altro una torre alta 10. Nel mezzo c’era una corda di 60metri.

Bisognava salire sulla torre più alta, aggrapparsi alla corda, e andare fino all’altra torre.

C’era un record che era imbattuto dal 1977. Fino a quando un ragazzo, invece che mettere i piedi davanti e calarsi piano piano, ha messo davanti la testa.

Era una mossa pericolosa, poteva sembrare anche stupida. Fallire significava farsi male e dover lasciare l’allenamento.

Senza esitazione e pericolosamente veloce, il ragazzo ci ha messo metà del tempo, battendo il record.

6) SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, QUALCHEVOLTA DEVI PERCORRERE L’OSTACOLO CON LA TESTA AVANTI

Durante la fase di simulazione di guerra, ci portavano sull’isola di San Clemente, davanti alle coste di San Diego.

Le acque di San Clemente, sono piene di grandi squali bianchi.

Per superare l’allenamento, bisognava fare delle lunghe sessioni di nuoto. Una di queste sessioni, era di notte.

Prima della sessione, gli istruttori scherzando ti informano sulle varie specie di squali bianchi.

Ti assicurano, comunque, che nessuno studente è mai stato mangiato da uno squalo, almeno non che loro ricordino.

Ma, ti insegnano anche che se uno squalo inizia a fare dei cerchi intorno a te: stai fermo. Non nuotare via. Non mostrarti impaurito.

E ti dicono che se lo squalo viene verso di te, raccogli tutte le tue forze e dagli un pugno sul muso, lui se ne andrà via.

Ci sono un sacco di squali nel mondo. Se speri di finire la nuotata, dovrai averci a che fare.

7) QUINDI, SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, NON CEDERE DAVANTI AGLI SQUALI

Da Navy Seals uno dei nostri compiti è condurre attacchi subacquei alle navi nemiche. In allenamento provavamo questa tecnica molte volte.

Ci lasciavano a due miglia dall’obiettivo, dovevamo nuotare sott’acqua usando calibro di profondità e bussola.

Durante l’intera nuotata, anche se eravamo in profondità, c’era un po’ di luce che arrivava. Era confortevole sapere che c’era solo acqua sopra di te.

Ma vicino alla barca, la luce inizia a diminuire.

Per concludere la missione con successo, dovevamo raggiungere la chiglia della barca, il punto più profondo.

Ma è anche il punto più buio, dove non riesci a vedere la mano difronte alla tua faccia, dove il rumore assordante dei motori della barca di può disorientare e far fallire.

Ogni Seal sa che sotto la chiglia, nel momento più buio della missione, è il momento in cui bisogna sare calmi, composti, quando tutte le tue abilità tattiche, fisiche e la tua forza interiore deve essere portata fuori.

8) SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, DEVI DARE IL TUO MEGLIO NEI MOMENTI PIU’ BUI

La nona settimana di allenamento era chiamata “Settimana Inferno”. Erano sei giorni in cui non si dormiva, costantemente provati fisicamente e mentalmente. Uno di questi giorni lo si passava alle “Distese di Fango”, un’area fra San Diego e Tijuana.

Il mercoledì avremmo dovuto passare 15 ore in quel gelido fango.

Il fango ti copriva tutto, fino a che non rimaneva solo la testa fuori.

Gli istruttori ci avevano detto che se solo 5 di noi avessero mollato, saremmo potuti tutti uscire dal fango.

Qualcuno sembrava pronto a mollare.

Mancavano ancora 8 ore all’alba.

Il rumore dei denti che tremavano e dei lamenti vari erano così forti che non si riusciva a sentire altro.

Fino a che una voce non ha iniziato a cantare.

Una voce diventano due, poi tre, fino a che tutti stavamo cantando.

Gli istruttori ci minacciavano di farci stare più a lungo se non avessimo smesso di cantare, ma abbiamo continuato.

E non so come, ma il fango sembrava un po’ più caldo, il vento un po’ più calmo e l’alba non così lontana.

Se ho imparato qualcosa viaggiando per il mondo, è la potenza della speranza. La potenza di una persona. Una persona può cambiare il mondo, dando alla gente speranza.

9) QUINDI, SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, INIZIA A CANTARE QUANDO SEI NEL FANGO FINO AL COLLO

Infine, nel complesso dove i Seal fanno gli allenamenti, c’è una campana.

Tutto quello che devi fare per mollare, è suonare la campana.

Suonala e non devi più svegliarti alle 5. Suonala e non devi fare più quelle nuotate ghiacciate.

Suonala e non devi più fare le corse, superare gli ostacoli e non devi più sopportare la difficoltà degli allenamenti.

Ti basta suonare la campana.

10) SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, NON SUONARE MAI, MAI, LA CAMPANA

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