Nella formazione viene spesso utilizzata l’immagine dell’acqua che bolle a 100 gradi come metafora del concetto che per raggiungere certi obiettivi non puoi fare le cose a metà. Se il tuo obiettivo è far bollire l’acqua e le fai raggiungere la temperatura di 99 gradi, l’acqua sarà sì calda, ma non abbastanza da farla bollire, quindi 99 gradi saranno anche una temperatura importante, ma basta un solo grado in meno per non raggiungere il traguardo.
Vi faccio un altro esempio. Poco tempo fa sono stato ad un evento di un fornitore. Il feedback generale dei partecipanti sull’evento era stato negativo. A forze di studiare PNL ho preso il vizio di fare delle domande di approfondimento e per curiosità ho chiesto a più persone cosa non gli era andato a genio di quell’evento. Se in tanti esprimono un giudizio negativo ti vien da pensare che l’evento doveva essere stato un disastro da più punti di vista. Chiedendo invece era emerso che l’unico aspetto che non andava bene era l’illuminazione della sala seminari. Morale della favola, un solo dettaglio può rovinare un grande lavoro.
Pensate a quando vedete una persona con un bell’abito macchiato, cosa vi resta in mente? L’abito o la macchia?
“Perfetti per necessità” potrebbe essere quindi uno slogan diretto a dei Sales Junior. Non si può non tendere alla perfezione delle cose che dobbiamo fare perché un solo dettaglio sbagliato potrebbe vanificare tutto il nostro lavoro.
Attenzione però! Essere perfetti non vuol dire fare tutto quello che sia possibile fare, pure il superfluo. Vuol dire solo che se per conquistare un cliente, potresti fare 100 azioni differenti, ma per raggiungere il traguardo ne bastano 10, quelle 10 vanno fatte, farne 9 potrà anche essere indice di un buon impegno, ma non ti farà raggiungere l’obiettivo.
Tentare di far tutto, porta a non far nulla, far quel che serve, porta al risultato.
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